Fashion Institute of Technology

Restauro e trasformazione della Villa di Castelpulci per l’insediamento della prima sede europea del FIT

Descrizione

Fin dalla sua fondazione nel 1944 il F.I.T. (Fashion Institute of Technology) di New York City è stato una vera e propria istituzione internazionale nel mondo accademico e industriale dell’alta moda. I programmi didattici dell’istituto prevedono lo studio dell’arti, del commercio, della comunicazione e delle tecnologie connesse all’industria del fashion. Oltre all’attività puramente didattica il […]

Fin dalla sua fondazione nel 1944 il F.I.T. (Fashion Institute of Technology) di New York City è stato una vera e propria istituzione internazionale nel mondo accademico e industriale dell’alta moda. I programmi didattici dell’istituto prevedono lo studio dell’arti, del commercio, della comunicazione e delle tecnologie connesse all’industria del fashion. Oltre all’attività puramente didattica il F.I.T. ha sempre spinto i propri studenti a vivere la società con approccio attivo, aperto e spiccatamente multidisciplinare.

Nel 1985 il direttivo del F.I.T. manifestò l’interesse di aprire una sede distaccata in Europa. Dopo varie selezioni le due città candidate furono Parigi e Firenze. L’istituto decise quindi di inviare una delegazione in entrambe le città per valutare l’ubicazione, le condizioni e il prestigio delle sedi proposte dalle rispettive amministrazioni pubbliche.

La Provincia di Firenze, in coordinamento con il costituendo Ent-Art (di cui facevano parte la stessa Provincia, il Comune, la Camera di Commercio e vari operatori locali nel campo della moda), decise di mettere a disposizione per tale progetto Villa di Castelpulci a Scandicci (Firenze), abbandonata da oltre 10 anni, nata come residenza nobiliare e poi adibita a ospedale psichiatrico provinciale. Furono dunque previsti il completo restauro conservativo dell’edificio per riportalo al suo antico splendore e la trasformazione funzionale degli spazi interni necessaria a garantire una didattica di alto livello.

Visti gli altissimi standard qualitativi e il livello di innovazione tecnologica e metodologica del F.I.T., lo studio decise di inviare a New York un membro del team per raccogliere dati, studiare gli spazi e le attrezzature ma soprattutto per capire l’organizzazione e il metodo della loro didattica.

In base ai dati raccolti e alle richieste specifiche del F.I.T. è stato realizzato un progetto di massima che è stato poi presentato alla delegazione americana a Palazzo Medici Riccardi in presenza delle autorità cittadine e della stampa. Il progetto è stato fin da subito molto apprezzato dal direttivo dell’istituito; pochi giorni dopo la presentazione è stato comunicato ufficialmente che la proposta di Firenze era stata preferita a quella di Parigi.

Purtroppo il progetto non è stato realizzato alla Villa di Castelpulci per scelte politiche e finanziarie delle autorità locali; esso ha comunque consentito alla città di Firenze (nonostante il prestigio della concorrenza) di ospitare nel 1986 la prima sede europea del Fashion Institute of Technology, al tempo chiamata “Politecnico Internazionale della Moda”, oggi Polimoda.

Dati del progetto

Nome

Fashion Institute of Technology a Castelpulci

Destinazione d'uso

Politecnico della Moda – Scuola Universitaria

Posizione

Scandicci - Firenze

Anno

1985

Stato

Progetto non realizzato

Prestazioni

Progetto generale di massima

Team di Progettazione

Progettisti

Arch. Bruno Morelli
Arch. Bruno Pacciani
Arch. Fabrizio Rossi Prodi
Arch. Alessandro Caliterna

La nuova sistemazione prevedeva una distribuzione orizzontale che si sviluppava attorno perimetro del portico e della corte e prevedeva diversi collegamenti verticali sia zona centrale che alle estremità per ottimizzare i percorsi interni.

A pieno terra, negli ambienti monumentali connessi all’ingresso principale, furono previste la direzione e le segreterie dell’Istituto.

La didattica era invece organizzata su tre dipartimenti (Creazione, Tecnologia e Gestione) posti ai poli dell’edificio; al centro erano previste le aule, i laboratori, gli spazi di discussione e di studio. E’ proprio nella zona centrale, condivisa tra i dipartimenti, che si svolge la vita culturale e sociale dell’Istituto.

Per la progettazione e l’ubicazione dei laboratori sono state tenuti in considerazione le specifiche esigenze di spazio, microclima e illuminazione e del rapporto più o meno privilegiato con ciascun dipartimento. I laboratori di Taglio, Cucito, Design e Drappeggio furono dunque ubicati attorno al Dipartimento di Tecnologia, i laboratori multimediale di Lingua, Informatica e Graphic Design erano baricentrici, mentre per quelli di Marketing e di Fotografia sono stati scelti gli ambienti con minore illuminazione.

Al primo piano nell’area centrale era ubicata la biblioteca, la videoteca, la filoteca, la tessutoteca e l’archivio dei modelli. Erano inoltre previste una sala polivalente per mostre ad altre attività, l’Aula Magna e il portico del chiostro organizzato e attrezzato per le sfilate, le attività teatrali e gli show.

Al secondo piano sono erano previsti i laboratori di Disegno e di Decorazione, degli spazi per attività individuali con relativo nucleo di servizi e un mini appartamento.

Tutto il piano seminterrato (quasi totalmente esposto nel prospetto principale dunque ben illuminato) è riservato ai servizi e alle attività degli studenti: mensa, cucina, bar, club, palestra, living e spazi individuali di studio.

Negli edifici annessi ubicati nello spazio retrostante alla villa erano previsti gli alloggi: 37 ampie camere doppie per gli studenti e 7 piccoli appartamenti per il corpo docente, tutti dotati dei relativi servizi singoli e collettivi.